+39 347.033.6195
English
Notti di Stelle - Locazione Turistica / Holiday Rental
  • Home
  • Homepage
  • Gli Appartamenti e il Giardino
    • La casa gialla
    • Colazione da Tiffany
    • Indiana Jones
  • Apartments and Garden
    • The Yellow House
    • Breakfast at Tiffany's
    • Indiana Jones
  • Extra
    • In spiaggia
    • Sport e divertimento
    • Sapori di terra e di mare
  • Things to do
    • On the Beach
    • Sports and Fun
    • Land and Sea Flavours
  • Itinerari
    • Mare e Carso
    • Gli imperdibili
    • Indimenticabile Trieste
    • La grande Storia
    • A cavallo del confine
  • Itineraries
    • The Sea and the Karst
    • The Unmissables
    • Unforgettable Trieste
    • Big History
    • Along the Border
  • Info & Prezzi
    • Tariffe e condizioni
    • Contatti / PRENOTA
    • Come raggiungerci
    • Il Gioco del Cinema
    • Privacy Policy
  • Info & Rates
    • Rates
    • Contact us / BOOK NOW
    • How to reach us
    • The Movie Game
    • Privacy Policy
  • BLOG

Lokve e Lijak

13/3/2017

0 Comments

 
Picture
Per la terza volta nell'arco di una decina d'anni decido di fare una capatina a Lokve. E' uno di quei luoghi che mi fa rendere conto di quanto io sia fortunato a vivere in questo territorio. In una riproduzione in miniatura del mondo: paesaggi, climi, ecosistemi diversissimi fra loro che coesistono in poco più di un fazzoletto di terra.
Partendo dalla costa presso Sistiana / Duino bastano infatti una cinquantina di minuti scarsi per arrivarci. Passando per Gorizia, basta entrare in Slovenia per uno qualsiasi degli ex-valichi di confine nel cuore della città e puntare verso nord (Solkan) fino ad arrivare all'imbocco della salita che porta verso Monte Santo da una parte e la nostra meta dall'altra. Il paesaggio cambia quasi immediatamente e ci si ritrova presto in mezzo ad affascinanti distese di verde, tra dolci pendii e boschi dai colori bellissimi. E ci si stupisce di leggere l'indicazione dell'altitudine di 965 slm una volta arrivati a Lokve, quando magari poco più di un'ora prima eravamo appena usciti dall'acqua reduci da una nuotata nell'azzurro dell'Adriatico. Praticamente ora siamo in montagna. A testimoniarlo, appena arrivati, salta subito all'occhio la presenza di un paio di impianti di risalita. Infatti Lokve – che in italiano, con un termine ormai desueto, diventa Loqua – è stata per decenni ed è ancora una piccolissima località sciistica sconosciuta ai più. Ma forse è proprio questa scarsa notorietà che la rende così affascinante, avendo impedito quello sviluppo turistico ed edilizio tipico dei centri sciistici un po' più importanti.
Infatti sono convinto che la bellezza di Lokve stia proprio nel lasciare totale spazio alla Natura, tanto che anche il solo chiamarlo “paese” o “villaggio” è già troppo. Qualche casa ordinata, qualcuna lasciata andare, alcuni ruderi, un paio di alberghetti-pensioni, un paio di posti per mangiare, una segheria e, sopra una piccola altura, una chiesetta dedicata a Sant'Antonio da Padova. Non c'è altro, di antropico, di umano. Tutto il resto è un piccolo paradiso per gli escursionisti, i ciclisti e gli amanti della natura e del silenzio. Per chi, camminando tra i pochi edifici, si emoziona a scorgere magari in lontananza, sul fianco dell'altura, alcuni cavalli in libertà che trascorrono placidamente la giornata e per coloro che, nelle notti estive, rilassati in una sdraio e naso all'aria, vengono travolti dall'accecante bellezza della volta stellata, che ha proprio bisogno, per risaltare al meglio, dell'atmosfera tersa e del basso livello di illuminazione artificiale che possiamo trovare qui.
Che poi in realtà, sciatori, ciclisti ed escursionisti non sono gli unici sportivi che frequentano questi posti. Perché a pochissimi chilometri, all'altezza del villaggio di Trnovo, quindi sulla strada per tornare a Gorizia, c'è una altra perla nascosta, anzi nascostissima, dato che le indicazioni per raggiungerla in pratica sono quasi assenti. Uno spiazzo parcheggio dove lasciare l'auto e una camminata non lunga nel fitto del bosco e si arriva ad una radura in località Lijak, proprio all'estremità del ciglione che, con un dislivello di circa 500m, separa la selva di Ternova e l'altopiano dove si trova Lokve dalla valle sottostante. Qui c'è un formidabile punto di lancio per parapendio e deltaplani. Ma è un luogo da non perdere anche per tutti coloro che non praticano questi sport, e anche ad andarci nelle giornate in cui non ci sono lanci, perché – a patto di visitarlo al mattino quando il sole è alle spalle e magari muniti di un buon binocolo – il panorama che offre è veramente notevole. Nelle giornate terse si spazia con lo sguardo fino a Gorizia e oltre da una parte, fino a tutta la costa dall'altra, comprese Monfalcone e Grado. Boschi, villaggi, campi coltivati, un lago artificiale, la città, il mare: non manca nulla. Ancora una volta, troppo a portata di mano per farselo sfuggire. Come tantissimi altri luoghi più o meno noti a cavallo del confine.


0 Comments

Punto cardinale

8/1/2016

0 Comments

 
PictureLa spiaggia di Marina Julia a Monfalcone
Nella vita tutti frequentiamo luoghi che ci sono molto familiari, appartengono alla nostra quotidianità, spesso fanno parte del nostro panorama mentale da moltissimi anni o addirittura dalla nascita, tanto che non li notiamo nemmeno più, non ci fermiamo a riflettere su di essi perché li diamo del tutto per scontati. E succede a volte che, un bel giorno, ci viene fatto notare un aspetto rilevante che riguarda uno di questi luoghi, o magari ci capita di arrivare autonomamente, per una concatenazione di cause, a ragionarci su. E ci si stupisce di non aver mai assegnato a quel fatto la giusta importanza pur avendolo sempre conosciuto benissimo, oppure ci si rende conto che sarebbe bastato fare uno più uno per arrivare a una conclusione interessante, ma che non lo si è mai fatto.
Bene, oggi vi voglio parlare di due occasioni diverse in cui questa cosa è successa a me e ha riguardato due caratteristiche salienti della parte di Adriatico in cui sono nato e vivo da sempre.
Alla prima di queste cose proprio non avevo mai pensato per trenta e più anni della mia vita. L'ho letto un giorno su una guida “turistica” di una città che è la meno turistica che io conosca, Monfalcone, anzi è forse l'unica non turistica di un territorio dove praticamente ogni luogo riveste per il viaggiatore un qualche genere di interesse. E dopo averla letta sono rimasto folgorato: in mezzo secondo mi sono reso conto di come la cosa fosse ovvia, vera, scontata, ma anche particolare, curiosa, interessante e costituisse spunto di riflessione... ma che non l'avevo mai fatta entrare nella parte conscia della mia mente.
Si tratta del fatto che a Monfalcone si trova il punto più a nord del Mar Mediterraneo.
​Proprio così. E per il preciso limite nord io, come tutti i monfalconesi e tutti coloro che gravitano attorno alla città, sono passato e passo migliaia di volte, spesso in maniera quasi ossessiva, anche perché da qualunque parte tu voglia andare in città o nei dintorni, devi transitare di lì per forza, essendo quello un punto di snodo del traffico veicolare. Sto parlando del punto in cui termina il canale navigabile Valentinis, il quale parte dal mare aperto per arrivare fino all'incrocio fra Via Boito-Via Verdi e Viale Cosulich-Viale San Marco. Uno snodo di tutto rispetto: da una parte si raggiunge l'importantissimo Cantiere navale, dove vengono costruite le navi da crociera più grandi del mondo, dall'altra si va verso Trieste, dall'altra ancora verso il resto d'Italia.

Provate a pensare a tutto il Mediterraneo, alla sua diversità e ricchezza ed alla diversità e ricchezza delle terre che bagna, sotto ogni punto di vista. Pensate alla Storia antica, alla potenza di Roma, alla storia medievale e moderna d'Europa. Pensate alle religioni, alle culture, ai migranti. Pensate a mille altri aspetti legati a questo mare immenso e cosa esso ha rappresentato e cosa rappresenta. Ecco, questo mare, nella sua parte settentrionale, “finisce” proprio in questo punto. E, sono convinto, il 99% di chi ci passa davanti, e magari ci è passato da una vita, non ci ha mai pensato o addirittura non l'ha mai saputo.

Picture
In quest'ottica diventa altrettanto importante la seconda caratteristica che sto per raccontarvi. Tanto più importante perché riguarda lo stesso fazzoletto di terra, che quindi si ritrova a possedere - ad aver sempre posseduto  - non una ma due caratteristiche peculiari. L'Adriatico ha delle coste molto eterogenee. La parte nord-occidentale è formata da coste piatte e sabbiose, caratterizzate fra l'altro da alcune grandi lagune (Venezia, Marano, Grado) e completamente diversa dal tratto della costa orientale che si spinge fino al Montenegro: la vicinanza al mare di altopiani e rilievi forma qui una serie di promontori e penisole e mancano, per diverse centinaia di chilometri, fiumi che portino materiale detritico di alimentazione alluvionale, a causa della natura in prevalenza carsica della regione costiera. Quindi costa sassosa, senza sabbia. Viene subito in mente l'eterna diatriba: cosa preferisci al mare, sabbia o roccia? E, meno banalmente, si può pensare alle importanti conseguenze che hanno i due diversi tipi di paesaggio costiero sul clima e sugli ecosistemi.
Ebbene, ci dovrà essere un punto, o perlomeno un'area più o meno circoscritta, in cui si passa da una tipologia di costa all'altra. Forse avete già indovinato dove si trova. Sì, proprio tra Duino e Monfalcone, tanto che Sistiana può essere considerata l'ultima località balneare di una certa importanza della rocciosa costa orientale dell'Adriatico e Grado la prima della sabbiosa costa settentrionale e occidentale. Villaggio del Pescatore vicino a Duino, la spiaggia di Marina Julia a Monfalcone e la riserva naturale dell'Isola della Cona sono tre punti che offrono una buona visuale della rapida transizione tra una tipologia e l'altra.

0 Comments

    Autore

    Sono Mauro, il gestore degli appartementi "Notti di Stelle". Provo ad offrire idee e spunti di riflessione personali e non banali su alcuni dei tanti punti di interesse presenti nel territorio in cui ho la fortuna di vivere e lavorare.

    Archivi

    March 2017
    January 2016

    Categorie

    All

    RSS Feed

NOTTI DI STELLE  - Locazione per finalità turistiche ai sensi dell'art. 47bis della Legge Regionale 21/2016 e dell'art.4 del DL 50/2017 
Località Sistiana, 60 - 34011 Duino Aurisina (Trieste) Italy  |  +39 347 0336195   info@nottidistelle.com

Copyright © 2023 Carli Raimondo  | Privacy Policy | Privacy Policy (English)
Icons made by Freepik and Pixel perfect from www.flaticon.com
Last updated / Ultimo aggiornamento: 15 Mar 2023